Ulan Bator: un viaggio tra contrasti e bellezze nascoste

Cosa si cela dietro i contrasti di Ulan Bator? Scopri un viaggio sorprendente tra paesaggi mozzafiato e vita quotidiana.

Ulan Bator: un inizio sorprendente

Atterrando all’aeroporto di Ulan Bator, ci si imbatte in un paesaggio unico, dove le colline erbose si fondono con l’unica autostrada del Paese. Qui, la natura appare sia dolce che ostile, mentre le iurte sparse sembrano quasi disorientate in questa terra desolata. La guida a destra è un altro elemento di sorpresa: molte auto, soprattutto le Toyota Prius giapponesi, mostrano il volante dalla parte sbagliata, creando una curiosa incongruenza. A bordo di queste vetture, famiglie e gruppi di contadini si dirigono verso la capitale, dove il traffico aumenta e l’urbanizzazione avanza. Questo contrasto tra le montagne e l’architettura triste di edifici fatiscenti e centrali elettriche fumanti crea un’immagine potente e a tratti inquietante.

La capitale mongola: un mix di storie e modernità

Ulan Bator si presenta come una città che non offre un manuale d’istruzioni. È difficile immaginare che solo pochi mesi fa qui si registrassero temperature estreme di -40°C e livelli d’inquinamento tra i più alti al mondo. In questa mattina di giugno, però, l’aria è dolce, il clima è gradevole e il panorama è incantevole. Le nuvole che punteggiano il cielo e il verde delle montagne creano un contrasto sorprendente con il cemento grigio degli edifici. La città, con i suoi 1,7 milioni di abitanti, concentra metà della popolazione del Paese, eppure le strade sembrano deserte, tranne per i veicoli che intasano le vie, rendendo la vita pedonale quasi impossibile.

Il fascino della vita nomade

Durante il soggiorno in un hotel antiquato, un geologo francese ci racconta la ricchezza del paesaggio e del sottosuolo mongolo. La cucina locale, purtroppo, non brilla, a meno che non si ami il montone grasso bollito. Fortunatamente, il nostro fotografo Aurélien porta con sé delizie “made in France” che ci sollevano il morale. L’esperienza di viaggio si rivela migliore del previsto grazie ai pasti preparati dal team di Caravanes Aventures, che si prende cura di noi in ogni tappa. Mentre esploriamo i luoghi da immortalare, ci fermiamo in mezzo al nulla, chiediamo ritratti e cogliamo l’attimo, sempre in movimento per non perdere la bellezza che ci circonda.

I tesori naturali della Mongolia

La Mongolia regala paesaggi di una bellezza cruda e selvaggia, da Baga Gazar a Yolyn Am, passando per canyon vertiginosi e dune incantevoli. Ogni giorno percorriamo circa 200 km, affrontando strade che cambiano continuamente, da ghiaia a sabbia profonda, attraversando un terreno che mette alla prova le nostre 4×4. Durante il viaggio, ci perdiamo nell’ammirare la vita dei nomadi, che si spostano in base alle stagioni e al benessere delle loro mandrie. La vita in una iurta è frugale ma affascinante, un mondo lontano dalla frenesia urbana.

Imprevisti e bellezze nascoste

Le distanze tra i vari punti di interesse sono immense e, mentre ci meravigliamo dei paesaggi, la routine del viaggio inizia a farsi sentire. Un’improvvisa tempesta di sabbia interrompe la nostra esplorazione, e in un attimo ci troviamo immersi in un’atmosfera surreale. La pioggia nel deserto sembra un evento miracoloso, mentre i nostri percorsi si trasformano in piste di pattinaggio a causa del fango. Nonostante le difficoltà, la bellezza dei luoghi visitati e l’amore per l’avventura rendono ogni istante memorabile.

Una riflessione sulla civiltà

Alla fine del nostro viaggio di 2.200 km, tornati nella capitale tra ingorghi e tempeste, ci ritroviamo a riflettere su cosa significhi davvero “civiltà”. Ulan Bator è un luogo in cui la modernità si scontra con antiche tradizioni, un viaggio che offre non solo panorami mozzafiato, ma anche un profondo senso di connessione con le storie di chi vive in questa terra incredibile.

Scritto da AiAdhubMedia

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