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Un’eredità di passione e qualità
Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, la storica azienda vinicola Monsupello celebra un traguardo significativo: 130 anni di attività. Fondata nel 1893 da Carlo Boatti, la cantina ha saputo mantenere viva la tradizione vinicola, unendo passione e innovazione. Laura e Pierangelo Boatti, eredi del fondatore, hanno recentemente riunito amici, ristoratori e rappresentanti della stampa per festeggiare questo importante anniversario presso il raffinato Ceresio7 di Milano. La serata ha messo in risalto i vini Metodo Classico, simbolo di un’azienda che da oltre un secolo rappresenta l’eccellenza del territorio.
Un viaggio sensoriale tra i cru di Monsupello
La produzione di Monsupello si distingue per la qualità e la varietà. Con cinquanta ettari di vigneti, l’azienda produce circa 300 mila bottiglie all’anno, di cui 160 mila sono spumanti Metodo Classico. Il Pinot Nero, in particolare, gioca un ruolo fondamentale nella creazione dei cru, frutto di una selezione attenta delle migliori parcelle. Pierangelo Boatti ha descritto il suo approccio alla vinificazione come un equilibrio tra complessità e bevibilità, creando vini che siano unici ma accessibili a tutti. I vini di Monsupello, come il Nature Pas Dosè e il Brut Millesimato, sono caratterizzati da freschezza, eleganza e una struttura che conquista sia gli esperti che i neofiti.
Oltre alla qualità dei vini, Monsupello si distingue per il suo impegno verso l’ambiente e la comunità. La conduzione agronomica dei vigneti è certificata con l’Indice Bigot, un metodo innovativo che valuta il potenziale qualitativo del vigneto attraverso parametri scientifici. Inoltre, il progetto “Sprigionato” rappresenta un’iniziativa sociale unica, che coinvolge persone in condizioni di detenzione nella produzione di vino, creando un ponte tra il mondo del vino e la comunità. Questo progetto ha ricevuto riconoscimenti importanti, come il premio Eticork al Merano Wine Festival, evidenziando l’importanza della responsabilità sociale nell’industria vinicola.