Kering: analisi del primo trimestre 2025 tra sfide e strategie

Il primo trimestre 2025 di Kering segna un calo drammatico: quali strategie adotterà per risalire?

Kering in difficoltà nel primo trimestre 2025

Il gruppo Kering, noto per i suoi prestigiosi marchi di moda, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi pari a 3,9 miliardi di euro, registrando un calo del 14% sia a tassi correnti che costanti. Le vendite retail, inclusi gli acquisti online, hanno subito una flessione del 16% su base comparabile, evidenziando una tendenza preoccupante per il colosso del lusso.

Analisi delle vendite per area geografica

Un’analisi più approfondita rivela che l’area Asia-Pacifico ha visto una diminuzione delle vendite del 25%, un dato che si allinea con il quarto trimestre del 2024. Anche l’Europa Occidentale e il Nord America hanno registrato un calo del 13%, mentre il Giappone ha visto una contrazione dell’11%. Questo scenario mette in luce le sfide che Kering sta affrontando in mercati chiave, dove la concorrenza nel settore del lusso è in continua crescita.

Performance dei canali di vendita di Kering

Per quanto riguarda il canale wholesale, i ricavi hanno visto una diminuzione del 9%, con i luxury brand del gruppo che hanno registrato un calo del 23% su base comparabile. Questo è stato in parte causato dal rafforzamento dell’esclusività nella distribuzione dei marchi. Tuttavia, l’area di Kering Eyewear e Kering Beauté ha mostrato segni di crescita, con un incremento del 2% e dell’11% rispettivamente. Nonostante le difficoltà, il comparto retail resta cruciale, coprendo il 73% del giro d’affari.

Fatturato delle maison di lusso

Analizzando i singoli marchi, Gucci ha registrato un fatturato di 1,6 miliardi di euro, in calo del 24% rispetto all’anno precedente. La performance wholesale di Gucci è diminuita drasticamente, con un calo del 33%. Questo segnale di crisi è accentuato dal recente cambiamento alla direzione creativa, con l’arrivo di Demna, che sostituisce Sabato De Sarno. Il gruppo ha puntato su una nuova visione creativa per rilanciare il marchio nell’era post Alessandro Michele.

Andamento di altri marchi Kering

Saint Laurent ha chiuso il trimestre con un fatturato di 679 milioni di euro, in calo dell’8%. Tuttavia, le vendite sono aumentate in Medio Oriente, mentre i mercati americano ed europeo hanno mostrato segni di stabilità. Bottega Veneta, al contrario, ha registrato una crescita del 4%, grazie a incrementi nelle vendite dirette, segnalando una certa resilienza in un contesto difficile.

Strategie per il futuro

François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering, ha dichiarato che l’inizio dell’anno si è rivelato difficile, ma il gruppo rimane concentrato sull’esecuzione dei piani d’azione per affrontare le sfide attuali. La strategia prevede una maggiore vigilanza per resistere alle condizioni macroeconomiche sfavorevoli e un focus sul rafforzamento del posizionamento delle maison. Con l’approccio giusto, Kering spera di superare le difficoltà e tornare a una crescita sostenibile.

Impatto sui mercati e prospettive future

Nonostante i risultati deludenti, gli sforzi di Kering per rimanere competitivo nel mercato del lusso potrebbero rivelarsi efficaci nel lungo termine. Il gruppo ha chiuso 25 negozi, riducendo la sua rete diretta a 1.788 unità, un passo che mira a ottimizzare le operazioni e adattarsi alle nuove dinamiche di consumo. L’attenzione sarà rivolta a come i nuovi leadership e le strategie di prodotto influenzeranno le vendite nei prossimi trimestri.

Considerazioni finali

In un contesto di mercato in continua evoluzione, Kering deve affrontare sfide significative. Tuttavia, con una strategia solida e un focus sull’innovazione e sull’esclusività, il gruppo ha il potenziale per risollevarsi e riaffermarsi nel panorama del lusso globale. Resta da vedere come i cambiamenti in atto influenzeranno le performance future e se Kering riuscirà a riconquistare la fiducia dei consumatori.

Scritto da AiAdhubMedia

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