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Un patrimonio da salvaguardare
Il mare Mediterraneo, culla di storie e tradizioni, accoglie un nuovo capitolo della sua storia nautica con il restauro di Tarantella, un’imbarcazione a vela di straordinaria bellezza e valore storico. Costruita nel 1969 dal cantiere Carlini di Rimini, Tarantella è stata recentemente donata alla Marina Militare, diventando la quindicesima vela storica della flotta militare italiana. Questo restauro non è solo un intervento tecnico, ma un atto di amore verso la tradizione nautica, un modo per preservare un patrimonio che racconta storie di avventure e competizioni.
Il processo di restauro
Attualmente, Tarantella è in fase di restauro presso i Cantieri Navali di La Spezia, dove esperti artigiani stanno lavorando con dedizione per riportarla al suo antico splendore. Il progetto prevede il risanamento del fasciame dell’opera viva, un intervento fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza della barca durante le regate. Con una lunghezza di 16,70 metri e un dislocamento di 20 tonnellate, Tarantella è un esempio di ingegneria nautica, armata a sloop bermudiano e dotata di una timoneria a ruota. Gli artigiani, tra cui i maestri d’ascia Michele e Andrea Balistreri, stanno sostituendo circa 60 metri lineari di tavole di fasciame, utilizzando legno di alta qualità per garantire la durabilità e l’estetica della barca.
Un futuro luminoso per Tarantella
Il restauro di Tarantella non segna solo il ritorno di un’imbarcazione storica alle competizioni, ma rappresenta anche un’importante occasione per celebrare i 90 anni dello Sport Velico della Marina Militare. Nel 2025, questa celebrazione coinciderà con il ritorno di Tarantella alle regate di vele d’epoca, un evento che promette di attrarre appassionati e amanti della nautica da tutto il mondo. La Marina Militare, attraverso questo restauro, dimostra il suo impegno nella salvaguardia delle tradizioni nautiche italiane, garantendo che storie come quella di Tarantella continuino a vivere e a ispirare le future generazioni di velisti.